Sinossi tumore della vescica
L’ipotesi sull’origine staminale dei tumori è che la distruzione di geni implicati nella regolazione “self renewal”, o autoripopolamento delle cellule staminali, in un dato tessuto o organo, causino la tumorigenesi.
Questo concetto ha rivoluzionato la ricerca attuale perchè implica importanti ripercussioni sulla terapia dei tumori poichè spiega l’insorgenza di recidive e la resistenza ai trattamenti chemioterapici.
Il Carcinoma della Vescica (C.V.) è un tumore relativamente frequente.
- Età a rischio: oltre i 45 anni.
- Il sesso maschile è maggiormente coinvolto.
- Mortalità: 10 pazienti ogni 100.000 abitanti.
Inoltre, l’incidenza del C.V., decisamente più elevata nelle zone maggiormente industrializzate, suggerisce l’importanza dell’esposizione ai carcinogeni (fumo di sigaretta, vernici, smog, ecc.) nell’insorgenza di questo tipo di tumore.
Come si manifesta e come comportarsi
La prima manifestazione è spesso la presenza di sangue nelle urine.
In questo caso, cosa occorre fare?
Recarsi immediatamente dal proprio medico di famiglia che, se lo riterrà opportuno, invierà il paziente presso un Ambulatorio specialistico di Urologia, dove un equipe di esperti Urologi potrà fare una diagnosi precisa e, nel caso si trattasse di Carcinoma Vescicale, provvedere ad un veloce ricovero per le terapie del caso.La risoluzione è spesso definitiva ma, nel caso in cui il tumore si rivelasse particolarmente aggressivo, saranno necessari controlli programmati più frequentemente.
A cosa serve la ricerca
Cosa fa l’Associazione Gianluca Strada Onlus per supportare i pazienti affetti da C.V., finanziando i ricercatori dell’Università Milano Bicocca?
- Studia la possibilità di identificare anomalie dei cromosomi nelle urine per diagnosticare il C.V. più facilmente, permettendo così, in un prossimo futuro, l’identificazione del C.V. con un semplice test sulle urine, evitando la cistoscopia diagnostica
- Studia la possibilità che il C.V. recidivi o dia metastasi a distanza ad opera di una cellula staminale malata di tumore vescicale. Questa ricerca consentirà una terapia mirata solo alle cellule malate e quindi molto più efficace della “vecchia” chemioterapia
- Ha tra gli obiettivi la realizzazione di una vescica nuova, uguale a quella naturale, che potrebbe sostituirla nel caso si ammalasse e non fosse più recuperabile
Scopo delle nostre ricerche è l’identificazione e l’isolamento di cellule staminali nel tumore vescicale.
L’obiettivo finale dei nostri studi è quello di disporre di linee cellulari a riproduzione perenne in vitro, per poter eseguire test di sensibilità ai farmaci che saranno utilizzati con maggiori possibilità terapeutiche nei pazienti affetti da tumore della vescica.